Come confrontare due numeri iperreali? Come stabilire quale tra due iperreali α e β è più grande ovvero quando i due numeri sono uguali?
Nel caso banale di due numeri come $ a = \left\langle 1, 1, 1 ... \right\rangle = 1 $ e $ b = \left\langle 2, 2, 2 ... \right\rangle = 2 $ la decisione è facile: in questo esempio è, all'unanimità, $ 2 > 1 $.
Ma come confrontare questi due numeri?
$ ζ = \left\langle 1, {3}, {5}, {7}, {9}, 11, 13, 15, 17 ... {2n+1} ... \right\rangle \\ φ = \left\langle 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34 ... Fib(n) ...\right\rangle $
Sono maggiori i primi sei elementi di ζ, per il settimo c'è uguaglianza, per tutti gli altri sono maggiori gli elementi di φ. Si adotta la regola della maggioranza; qui si tratta di una maggioranza infinito a sei e quindi scriveremo $ φ > ζ $.
Quindi il criterio di confronto è molto semplice: dei due numeri iperreali α, β è maggiore quello per il quale la maggioranza degli elementi è maggiore.
Primo esempio | Secondo esempio |
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$ ε = \left\langle 1, \frac{1}{2}, \frac{1}{3}, \frac{1}{4} ... \frac{1}{n} ...\right\rangle \\ \frac{1}{4} = \left\langle \frac{1}{4}, \frac{1}{4}, \frac{1}{4}, \frac{1}{4} ... \frac{1}{4} ...\right\rangle $ I primi tre elementi di ε sono maggiori di quelli di $\frac{1}{4}$ per il quarto elemento c'è uguaglianza, per tutti gli altri elementi che sono infiniti è maggiore $\frac{1}{4}$; quindi è definitivamente $$ε < \frac{1}{4}$$ e dal momento che lo stesso criterio vale per qualsiasi iperreale della forma $\frac{1}{N}$ questo prova che ε è un numero iperreale infinitamente piccolo. | Un secondo esempio importante: $ ω = \left\langle 1, {2}, {3}, {4} ... {n} ...\right\rangle \\ {4} = \left\langle {4}, {4}, {4}, {4} ... {4} ...\right\rangle $ I primi tre elementi di ω sono minori di quelli di ${4}$ per il quarto elemento c'è uguaglianza, per tutti gli altri elementi che sono infiniti è maggiore ω; quindi è definitivamente $$ ω > {4}$$ e dal momento che lo stesso criterio vale per qualsiasi iperreale ${N}$ questo prova che ω è un numero iperreale infinitamente grande. |
Uguaglianza | Caso dubbio |
Questo criterio della maggioranza vale anche per l'uguaglianza; per esempio dati i numeri: $ \zeta = \left\langle 1, 3, 5, 7, 9, 11 ... {2n+1} ... \right\rangle \\ \phi = \left\langle 5, 5, 5, 7, 9, 11 ... {2n+1} ... \right\rangle $ risulta $\zeta \ne \phi$ solo per i primi due elementi; tutti gli altri elementi sono uguali e quindi definitivamente è $$ \zeta = \phi $$ in parole diverse $\zeta$ e $\phi$ sono due rappresentazioni diverse dello stesso numero. A un maggiore livello di astrazione un numero iperreale può definirsi come la classe di equivalenza delle sequenze infinite uguali in base a questo criterio di uguaglianza. |
Questa regola della maggioranza permette quindi nella maggior parte dei casi di decidere quale delle tre relazioni (maggiore, minore, uguale) vale tra due numeri iperreali α e β. Si possono però dare situazioni indecidibili quando abbiamo una situazione infinito contro infinito; per esempio dati questi due numeri: $ \alpha = \left\langle 0, 1, 0, 1, 0, 1 ...\right\rangle \\ \beta = \left\langle 1, 0, 1, 0, 1, 0 ... \right\rangle $ quale è maggiore? Guardando gli elementi di posizione pari (0,2 ...) è maggiore β, guardando quelli dispari è maggiore α! Per risolvere queste situazioni dubbie occorre definire un insieme di regole che deve avere la struttura logica di un ultrafiltro (vedi sotto). |
Un ultrafiltro risolve ogni caso dubbio | |
Per risolvere i casi dubbi, infinito vs infinito si deve stabilire una qualche regola $R$, per esempio che sono più importanti le posizioni pari {0,2,4 ...}. La regola $R$ che decide quale sottoinsieme prevale è in effetti un sottoinsieme di $\mathbb{N}$ insieme dei naturali, quello delle posizioni buone. Per esempio la regola che stabilisce che sono buone le posizioni pari, equivale all'insieme dei numeri pari $P = \left\lbrace{0,2,4,6 ... 2n ...}\right\rbrace \subset \mathbb{N}$ Come decidere questa regola? In effetti la scelta è arbitraria, l'importante sarà solo di realizzare un insieme di regole logicamente consistente, che eviti contraddizioni. L'algebra astratta ci assicura che questo è possibile purché questo insieme di regole abbia la struttura logica di un ultrafiltro. Sono ovviamente possibili diversi insiemi di regole e quindi diversi ultrafiltri; già per l'esempio di sopra sono possibili due regole, quella che dà la prevalenza alle posizioni dispari e quella che dà la prevalenza alle posizioni pari. |