Un concetto collegato a quello di infinitesimo è quello di infinitamente vicino. Due numeri iperreali x0 e x1 si dicono infinitamente vicini se differiscono al massimo per un infinitesimo. Useremo il simbolo $ \simeq $ per indicare la vicinanza infinita:
$ x_1 \simeq x_0 \leftrightarrow |x_1 - x_0| \le ε $
Detto in altri termini due numeri sono infinitamente vicini se hanno la stessa parte standard o anche se la parte standard della loro differenza è 0.
$ x_1 \simeq x_0 \leftrightarrow st(x_1 - x_0) = 0 $
La vicinanza infinita gode, come è quasi immediato verificare, delle proprietà riflessiva, simmetrica e transitiva(*), dunque è una relazione di equivalenza. Le classi di equivalenza si chiamano monadi: una monade è quindi l'insieme di tutti i numeri iperreali infinitamente vicini a un dato numero iperreale, o a un dato numero reale.
Il concetto di vicinanza infinita è utile per definire il concetto di continuità e di funzione continua.
Attenzione: le proprietà di questa relazione sono simili ma non identiche a quelle dell'uguaglianza. Per esempio è lecito sommare e sottrarre numeri uguali a destra e sinistra del simbolo $ \simeq $ ma non è lecito moltiplicare per infiniti uguali o dividere per infinitesimi uguali.
Esempio: $3 + 4ε \simeq 3 - 2ε$ sommando 2ε dà $3 + 6ε \simeq 3$ che è ancora vera; o anche sottraendo 3 $6ε \simeq 0$ anche questa vera.
Controesempio 1: $3 + 4ε \simeq 3$ dividendo per ε dà $3ω + 4 \simeq 3ω$ che non è vera; i due numeri potrebbero semmai dirsi finitamente vicini ma certamente non infinitamente vicini.
Controesempio 2: $3ε \simeq ε$ dividendo per ε (o che è lo stesso moltiplicando per ω) dà $3 \simeq 1$ che non è vera.
In definitiva occorre fare molta attenzione nel manipolare questa relazione; per ridurre la probabilità di errori, si può sempre trasformare una relazione tipo $x \simeq c$ in una normale uguaglianza $x = c+δ$ dove δ è un qualche infinitesimo.
In alcuni casi è utile definire il concetto di numeri iperreali asintotici o indistinguibili(*). Useremo il simbolo $\cong$ per indicare questa relazione: due numeri si dicono indistinguibili se il loro quoziente è infinitamente vicino ad 1:
$ \frac{x_1}{x_0} \simeq 1 \leftrightarrow x_1 \cong x_0 \leftrightarrow \frac{x_1}{x_0} = 1 + ε $
Questa relazione è più forte di quella di infinitamente vicino nel senso che se due numeri sono indistinguibili sono anche infinitamente vicini, infatti:
$ \ {x_1} \cong {x_0} \rightarrow \frac{x_1}{x_0} = 1 + ε \rightarrow x_1 = x_0 + {x_0}ε \rightarrow {x_1} \simeq {x_0} $
ma il viceversa non è vero se i due numeri sono infinitamente piccoli mentre lo è se non lo sono, per esempio:
$ {x_1} \simeq {x_0} \rightarrow {x_1} = {x_0} + {dy} \rightarrow \frac{x_1}{x_0} = 1 + \frac{dy}{x_0} $ e $ \frac{dy}{x_0} $ non sempre è infinitesimo, certamente lo è solo se $ x_0 $ non è infinitesimo, ma finito o infinito.
esempio: $ {3+ε} \simeq {3} \rightarrow \frac{3+ε}{3} = 1 + \frac{ε}{3} $ infinitamente vicini e indistinguibili
controesempio: $ {3ε} \simeq {ε} \rightarrow \frac{3ε}{ε} = 3 $ infinitamente vicini ma non indistinguibili
In conclusione questa relazione è significativa soprattutto tra due numeri infinitesimi; in questo caso dire che due numeri come 3ε ed ε sono infinitamente vicini è banale (sono comunque entrambi infinitamente vicini a zero). Per esempio il seno di un infinitesimo è un infinitesimo, scrivere $\sin{ε} \simeq ε$ è vero, ma la relazione di infinitamente vicino non dice molto, sarebbe vera anche per qualsiasi infinitesimo, p.es. $ \sin(\epsilon) \simeq \delta \quad \sin(\epsilon) \simeq 0 $ e non è sufficiente a giustificare la ben nota proprietà $ \frac {\sin{ε}}{ε} \simeq 1$; lo è invece affermare che $ \sin{ε} \cong {ε}$.
Caso notevole: se due numeri iperreali non nulli differiscono di un infinitesimo del secondo ordine allora sono indistinguibili nel senso che il loro quoziente è infinitamente vicino ad 1.
Esempio 1: $ ε + 3ε^2 \cong ε \quad \rightarrow \quad \frac{ε + 3ε^2}{ε} = 1 + 3ε \simeq 1 $
Esempio 2: $ {4} + ε^2 \cong {4} \quad \rightarrow \quad \frac{4 + ε^2}{4} = 1 + \frac{ε^2}{4} \simeq 1 $
Esempio 3: $ ω + ε^2 \cong ω \ \rightarrow \ \frac{ω + ε^2}{ω} = 1 + ε^3 \simeq 1 $
Esempio 4: $ ω + a \cong ω \ \rightarrow \ \frac{ω + a}{ω} = 1 + aε \simeq 1 $
Il viceversa però non è sempre vero: se il quoziente di due numeri è infinitamente vicino a 1, i due numeri non sempre differiscono di un infinitesimo del secondo ordine.
controesempio: dati i numeri $ 3 + ε \simeq 3 $ si ha $ \frac{3 + ε}{3} = 1 + \frac{ε}{3} \simeq 1 $ e quindi sono indistinguibili anche se non differiscono di un infinitesimo del secondo ordine.
Attenzione: anche questa relazione gode di proprietà simili ma non identiche a quelle dell'uguaglianza; in particolare è una relazione di equivalenza(*). E qui non è sempre lecito sommare e sottrarre numeri uguali a destra e sinistra del simbolo $ \cong $ mentre è lecito moltiplicare per infiniti uguali o dividere per infinitesimi uguali (equivale a moltiplicare o dividere numeratore e denominatore di una frazione per uno stesso numero).
esempio: dati i numeri indistinguibili $3 + ε^2 \cong 3$ sottraendo 2 si ottiene $ 1+ε^2 \cong 1 $ che è vera.
esempio: dati sempre $3 + ε^2 \cong 3$ moltiplicando per ω si ottiene $ 3ω+ε \cong 3ω $ che è ancora vera.
controesempio: dati ancora $ 3 + ε^2 \cong 3 $ sottraendo 3 si ottiene $ ε^2 \cong 0 $ che è falsa (il quoziente diviene inteterminato).